sabato 9 maggio 2020

Sadness will prevail.

Diario dalla quarantena - 9/05/2020

La depressione, l'ansia (e buona parte dei disturbi mentali) sono figlie del macromondo-società e del micromondo-famiglia che ne replica le dinamiche ammalando chi sta sotto nella scala gerarchica. La società ti dice che sei una fallita perché le tue aspirazioni non rispondono a quelle ritenute socialmente accettabili e ti devi trovare una fatica (in senso stretto, qualcosa che ti faccia faticare perché la vita questo è: fatica); la famiglia ti dice che sei una fallita e che se tornasse indietro non esisteresti perché col senno di poi non ti avrebbe generata. E si perpetua il ricato: io ti aiuto perch mi devi dare qualcosa in cambio. Quell'aiuto è in realtà un esercizio di potere, un'arma che ti sarà rivoltata contro: sei debitore di qualcosa e questa consapevolezza ti peserà sul petto a vita in quella sensazione asfissiante, soffocante che si tramuta in attacco di panico. E così all'infinito in un eterno ritorno, finché quelle parole velenose non mettono radici nel cervello e lo infettano così che non cresca più niente: radici che appassiscono e si ritraggono marce anziché fiorire. Finché non ti ricordi più perché ti ostini a vivere, qual è il senso di tutto, perché respiri ancora. Ma il coraggio di piantarti un coltello nelle budella per chiuderla qua non ce l'hai e allora lo lasci fare alla musica, a un disco che pare pensato apposta per dilaniarti le viscere in un harakiri. E alla fine pensi che non ti ammazzerà il virus, e forse neanche la depressione, non in senso letterale, ma resterai solo un involucro con niente dentro, tanto sei già morta molti anni fa, respiri ancora solo perché non hai le palle di ucciderti ché una volta finita questa vita un'altra non c'è e allora ti accontenti di queste briciole miserabili. Ma solo questo è, miseria.

Clicca qui per ascoltare: Today is the day - Sadness will prevail



Foto di Emma Di Taranto

Nessun commento:

Posta un commento