martedì 5 maggio 2020

Amare la propria solitudine rende liberi di amare l'Altro in modo sano.

Ho ritrovato questa mia riflessione risalente a qualche anno fa e che vale sempre.

Quando non si è in grado di amare la propria solitudine, e anzi la si teme, si cerca l'altro per bisogno e non per voglia.
Chi ama la propria solitudine e ne sacrifica pezzetti solo se sente che ne vale davvero la pena, cerca l'altro perché ha voglia di avere accanto proprio quella persona e non perché ha bisogno di uno qualsiasi per riempire spazi e tempi vuoti.
Queste persone, se percepiscono di essere superflue per l'altro, non lo rincorreranno pateticamente elemosinando attenzioni.
Ci sono persone che hanno bisogno di sentirsi indispensabili e, se non sentono gratificata quest'esigenza perché la persona che hanno di fronte non ha bisogno di nessuno, vanno via ed è meglio così; ci sono persone che hanno scelto di non restare e bisogna lasciarle andare; ci sono persone che sono solo di passaggio, alcune più gradite di altre ma comunque di passaggio, e bisogna prenderne atto e godersele così. Non si può pregare e implorare qualcuno perché si trattenga, se non è sua volontà.

A me nessuno mi è indispensabile e io non voglio essere indispensabile; nessuno mi è utile e io non voglio essere utile. Le persone non mi capitano: chi fa parte della mia vita l'ho scelto ogni giorno, è frutto della mia volontà; io voglio essere scelta, frutto di volontà attiva.
Non costringerò l'altro in catene e non mi lascerò incatenare.
L'amore per la mia solitudine, di cui sono anche molto gelosa, mi permetterà sempre di scegliere: non ho paura di restare sola, quindi siate certi che - se siete parte di me - è perché ho voluto proprio voi e non perché non avevo altra scelta.
E se vi ho lasciato andare è perché non mi appiglio disperatamente a qualcuno per bisogno e per il terrore di sentirmi abbandonata.
L'unica cosa che mi fa paura è non essere scelta dalle persone che io ho scelto e amo! Se perdo quelle sì che sento il cuore in pezzi.
Ma se siete solo comparse, vi lascio scomparire così come siete apparse.

Il mio mondo sono io, le porte per entrare sono poche e faccio selezione all'ingresso peggio del Berghain.

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